Connettersi con gli Altri attraverso la Calligrafia
La calligrafia ha aperto davanti a me un altro mondo, letteralmente.
South Korea, Eastern Asia
Story by Choi Lucia. Translated by Maria Grazia Calarco
Published on March 1, 2022.
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Ricordo le parole di mio padre quando ero bambina: un bravo studente dovrebbe scrivere bene, la parola scritta ha più potere dei buoni voti. È così che è nata la mia passione per la forma scritta. Studio e pratico la calligrafia da ormai 34 anni, e se qualcuno mi chiedesse cosa essa significhi per me, risponderei semplicemente che è la mia vita.
La calligrafia ha aperto davanti a me un altro mondo, letteralmente. Ovvero, mi ha dato la possibilità di viaggiare e conoscere persone provenienti da altri Paesi. Insegnare calligrafia è diventato per me un mezzo di comunicazione e di connessione. L’arte, certo, comunica sempre qualcosa, che sia la natura inconscia degli esseri umani o il dissenso politico. Ma per me, la calligrafia rappresenta la possibilità di condividere delle conversazioni che oltrepassano i confini delle culture e delle nazioni.
Non mi sarei mai aspettata di trovare una tale gentilezza, ogni volta che mi perdevo in un paese straniero dove non conoscevo nessuno, che mi trovassi ad Hanoi o a Jakarta. Quando dico che sono una calligrafa, le persone mostrano un interesse immediato. Una volta che mi ero persa, una donna gentile mi ha aiutata e, per ringraziarla, le ho proposto di prendere una birra. Mentre la bevevamo, ho notato che aveva il viso gonfio. Era appena stata dal dentista! Questi incontri casuali mi lasciano sempre dei ricordi preziosi.
Penso che l’opportunità che mi è stata concessa grazie al lavoro che faccio debba essere vista in prospettiva. Ho conosciuto molti artisti che non potevano permettersi di seguire i loro sogni, e ho visto le loro personalità sgretolarsi sotto il peso della pressione sociale. A un certo punto della mia vita, anche io volevo diventare qualcuno e guadagnare a sufficienza da vivere una vita agiata. Lavoravo duramente fino all’alba e le mie dita erano sempre macchiate di inchiostro. Durante l’epoca della dinastia Joseon,[1] gli eruditi classici trascorrevano la loro vita a studiare e a filosofare, al fine di temprare la mente e il cuore. Penso che ancora oggi il talento degli artisti dovrebbe essere la nostra forza motrice. Ma vivere in una metropoli della Corea del Sud, tra blocchi di cemento, senza aria pulita e con poca natura intorno, può essere soffocante.
Per molto tempo mi sono chiesta come avrei potuto vivere in un modo più naturale e più libero. Dalla calligrafia tradizionale mi sono avventurata in quella commerciale, in cui posso sperimentare vari stili di scrittura. In seguito, mi sono resa conto di non avere vincoli con la città e ho deciso di insegnare calligrafia all’estero. Quando viaggio, mi porto dietro uno zaino di circa 20-24 chili, pieno non di vestiti ma di pennelli, calamai e altri strumenti di calligrafia. Forse dovrei anche considerarmi fortunata perché lavoro in un’epoca in cui la cultura coreana sta guadagnando sempre più popolarità all’estero. Non potrei andare in Giappone, in Australia o a Singapore se le mie competenze non fossero richieste dai centri di cultura e dalle università. Anche se insegnare a gruppi numerosi è una conferma del fatto che tante persone sono interessate alla calligrafia, mi piace ugualmente insegnare a uno o due studenti, perché posso avere con loro conversazioni più profonde. A volte da questi incontri nascono mie collaborazioni con altri artisti. Per esempio, ho avuto modo di realizzare uno spettacolo insieme a un ballerino di Taiwan, che ho conosciuto durante un viaggio a Tainan [2]. La sinergia che si è creata tra la danza e la calligrafia ha dato vita a uno spettacolo di grande effetto.
Con il passare degli anni, certo, viaggiare come facevo un tempo, con uno zaino in spalla, sarà sempre meno possibile. Ma, durante la pandemia di covid-19, ho scoperto che posso conoscere nuove persone e insegnare loro utilizzando dei programmi video. Spero di continuare a comunicare con la gente, perché nulla è più importante che connettersi con gli altri e mantenere delle amicizie per molti anni, e posso fare questo grazie alla calligrafia. La mia vita e la scrittura sono inseparabili. Non c’è niente che mi renda più felice di poter condividere con gli altri un po’ della gioia che provo quando scrivo.
[1] Durante la dinastia Goryeo e Joseon, i seonbi o eruditi classici dedicavano tutta la loro vita agli studi. Ritenevano che l’illuminazione potesse essere raggiunta mediante l’istruzione e applicavano la saggezza che avevano acquisito per cercare di trovare soluzioni ai problemi della società.
[2] Tainan è una città situata lungo la costa sud-occidentale di Taiwan.
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